Che ANSIA

 

charlie brown

Da dove nasce l’ansia?

La vita di oggi è caratterizzata da una condizione di continua incertezza, dalla paura di rimanere indietro, di non essere all’altezza, di deludere le aspettative proprie o di altri.

Inoltre la società impone di essere competitivo ed individualista.

Tutto questo impedisce la nascita e il mantenimento di relazioni e di legami affettivi sinceri e duraturi.

Gli individui si trovano così molto spesso a vivere una condizione di solitudine.

Il sentirsi solo e il pensare di non essere capito, di non essere altezza, di essere sbagliato, di essere diverso , di non essere amabile o degno mettono in moto l’ansia.

Ma che cos’è l’ansia?

Questi sono i criteri diagnostici DSM-IV del Disturbo d’ansia riportati dal DSM-IV:

A. Ansia e preoccupazione eccessive (attesa apprensiva), che si manifestano per la maggior parte dei giorni per almeno 6 mesi, a riguardo di una quantità di eventi o di attività (come prestazioni lavorative o scolastiche).

B. La persona ha difficoltà nei controllare la preoccupazione.

C. L’ansia e la preoccupazione sono associate con tre (o più) dei sei sintomi seguenti (con almeno alcuni sintomi presenti per la maggior parte dei giorni negli ultimi 6 mesi). Nota Nei bambini è richiesto solo un item.

1) irrequietezza, o sentirsi tesi o con i nervi a fior di pelle

2) facile affaticabilità

3) difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria

4) irritabilità

5) tensione muscolare

6) alterazioni del sonno (difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, o sonno inquieto e insoddisfacente).

Come combattere l’ANSIA?

La terapia maggiormente utilizzata per i disturbi d’ansia è la terapia cognitivo comportamentale.

La terapia cognitivo comportamentale si occupa delle modalità negative e distorte di vedere il mondo e se stessi, dei comportamenti e delle emozioni conseguenti.

Nello specifico permette di lavorare sui i pensieri negativi o le credenze che contribuiscono all’insorgenza del disturbo d’ansia .

L’obiettivo è quello di identificare e correggere pensieri e credenze negative e modificare i comportamenti .

Empatia in Psicoterapia

empathy

Un bravo Psicoterapeuta deve saper lavorare con EMPATIA.

Perché?

L’ empatia è la capacità personale di “mettersi nei panni” degli altri, di calarsi nella loro realtà per comprenderne punti di vista, pensieri, sentimenti, emozioni.

L’empatia può essere paragonata a un “ponte ”, che permette di entrare in punta di piedi nel mondo dell’altro, di rimanervi il tempo necessario per comprendere motivazioni e intensità del suo vissuto emozionale, per poi ritornare ad essere se stessi, coerenti con la propria realtà esistenziale.

Empatia è una competenza  irrinunciabile per chi opera nell’ambito delle professioni di aiuto.

Lo Psicoterapeuta utilizza l’empatia come una sorta di “radar emotivo” con cui captare e decodificare i segnali della mente e del cuore, gli stati d’animo e i pensieri nascosti.

Il terapeuta’ grazie all’assenza di giudizio che può avere una comprensione di quanto il paziente “sente” a livello cosciente.

C. Rogers sottolinea il fatto che il terapeuta può sentire il mondo dell’altro come se fosse proprio, senza perdere di vista mai tale qualità del “come se”, quindi senza aggiunte proiettive.
Ecco quindi che la terapia diviene un incontro tra due esseri umani in evoluzione.
C. Rogers riconosce nell’empatia una struttura primaria di contatto con il paziente che si concretizza poi nella condizione di un sentire reciproco.
 Il video “il potere dell’Empatia” racconta in modo molto semplice che cos’è l’empatia. Invito tutti a guardarlo.

“il teatro delle emozioni”

emozioni

 Percorso per bambini con difficoltà nella gestione delle emozioni.

Troppo spesso nel mondo ci troviamo a vedere trascurati gli aspetti emotivi del processo di sviluppo del bambino a tutto vantaggio di quelli puramente cognitivi.

Questo percorso, composto da 15 incontri. Ha come obiettivo quello di permettere ai bambini di lavorare sullo sviluppo delle loro competenze emotive. All’interno del percorso è previsto un incontro in cui i genitori sono chiamati a partecipare attivamente con i loro figli.

FINALITA’

Si tratta di una tipologia d’intervento educativo volto a promuovere il benessere socio-emozionale dell’individuo.

I punti che verranno affrontati saranno:

  • Identificare e denominare le emozioni
  • Esprimere le emozioni
  • Valutare l’intensità delle emozioni
  • Gestire le emozioni

RISULTATI ATTESI

Obiettivo Risultati attesi
Conoscenza e discriminazione delle emozioni fondamentali. Il bambino è in grado di conoscere e dare un nome alle emozioni fondamentali (gioia, tristezza, rabbia, paura, vergogna, disgusto, sorpresa).

Il bambino è in grado di discriminare le diverse espressioni e mimiche facciali, la postura, il tono della voce, il linguaggio non verbale del corpo.

Autoconsapevolezza ed espressione del proprio stato emotivo. Il bambino è in grado di dare un nome al proprio stato emotivo, e saperlo esprimere e comunicare agli altri in maniera adeguata.
Controllo delle proprie emozioni. Il bambino è in grado di mettere in pratica semplici atteggiamenti appresi per la gestione della rabbia per liberarsi dalla collera e dall’impulsività del momento.
Riconoscimento delle emozioni altrui: l’empatia. Il bambino è in grado di riconoscere le emozioni negli altri e a comprendere che esistono punti di vista differenti.

LE FINALITA’ E I RISULATATI ATTESI VANNO MODULATI A SECONDA DELL’ETA’ DEI PARTECIPANTI.

All’interno del percorso sono stati strutturati degli incontri dove i genitori parteciperanno attivamente insieme ai bambini. Questo permetterà ai genitori di condividere insieme ai figli parte del percorso, potranno giocare insieme a loro con le emozione. Affinando insieme un linguaggio emotivo.

STRUTTURA:.

  • Ci saranno vari tipi d’incontri:
    • Solo genitori
    • Solo bambini
    • Bambini con genitori
  • La durata di ogni incontro è di 50 minuti.
  • All’interno dello Spazio Calimera, il luogo in cui si svolge l’attività, sono attivi tre tipi di laboratori tutti nella giornata di venerdì:
    • Ore 10:30 gruppo dei bambini 0-3 anni.
    • Ore 17:00 gruppo dei bambini dai 4 ai 7 anni.
  • Per il gruppo 0-3 anni gli incontri sono integrati dentro la programmazione settimanale dello spazio, non c’è bisogno di un’iscrizione aggiuntiva.
  • Alla fine del percorso sarà possibile fissare (se richiesto) un incontro individuale con i genitori. La finalità dell’incontro sarà un confronto rispetto alla partecipazione del bambini al corso.

Per informazioni:

Spazio Calimera

http://www.spaziocalimera.it

Via Carlo Jannozzi, 2, 20097 San Donato Milanese MI, Italia

info@spaziocalimera.it

cellulare: 3200505511

Referente del progetto Dott.ssa Cristina Lenci

sito: www.lencipsicoterapia.com

e-mail: info@lencipsicoterapia.com

cellulare: 349-5817564

 

 

Musica: ossigeno per il corpo e per la mente

music

Da quando sono nata le mie giornate sono state accompagnate dalla musica.

Sono cresciuta con il mangiadischi in mano e oggi in borsa ho sempre Ipod. Per me la musica è la colonna sonora del mio viaggio.

Nei vari periodi della vita ho ascoltato quasi tutti i generi musicali e ancora oggi vario molto  a seconda del mio stato d’animo.

Per me la musica è una risorsa che mi accompagna ,mi sostiene nei momenti di stress e mi diverte nei momenti di gioia.

Mi sono così chiesta se erano stati effettuati degli studi che dimostrano questo effetto benefico ed ecco quello che ho trovato scritto in un articolo della stampa.it:

“Il professor Daniel J. Levitin del Dipartimento di Psicologia della McGill University, insieme al suo team di ricercatori, ha condotto una revisione sistematica passando in rassegna ben 400 studi incentrati sulla ricerca in neurochimica della musica.

Grazie a questo suo lavoro, il prof- Levitin è riuscito a dimostrare che suonare e ascoltare musica ha evidenti e significativi benefici per la salute mentale e fisica.

A livello fisico, per esempio, la musica è stata trovata migliorare le funzioni del sistema immunitario con un aumento sia dell’immunoglobulina A (un anticorpo che gioca un ruolo critico nell’immunità), e del numero delle cellule Natural killer – o linfociti.

Ad altri livelli, si è scoperto che riduce i livelli di stress e i livelli del cortisolo (l’ormone dello stress).

Ma non solo: la musica è risultata più efficace nel ridurre l’ansia prima di un intervento chirurgico, che non i farmaci. E, infine, nel promuovere la produzione dell’ormone ossitocina – l’ormone dell’amore, felicità o appagamento.

«Abbiamo trovato prove convincenti che gli interventi con la musica possono svolgere un ruolo di assistenza sanitaria in contesti che vanno dalle sale operatorie alle cliniche famigliari – spiega nella nota McGill il professor Levitin – Ma, ancora più importante, siamo stati in grado di documentare i meccanismi neurochimici in quattro ambiti su cui la musica ha un effetto: gestione dello stato d’animo, dello stress, dell’immunità e come aiuto nei legami sociali».

In sostanza, la musica si è dimostrata vincente su più e più fronti, attestandosi a vera e propria forma d’arte benefica, piuttosto che un semplice intrattenimento. L’importante però è che si tratti di “vera” musica, perché in giro di spazzatura ce n’è davvero tanta”.

 

EMDR: racconto di una paziente

Queste sono le parole di una paziente che si è sottoposta ad una psicoterapia utilizzando l’EMDR:

“…I movimenti oculari sono il filo con cui ho iniziato a ricomporre me stessa.

Un filo inteso in tanti significati. Il filo che mi aiuta a tenere insieme i pezzi di me tenuti nell’oblio della paura. Il filo che mi accompagna e mi guida a capire la realtà di oggi e ad avere meno paura, perché sento di comunicare e di avere gli strumenti per essere consapevole delle strade che dovrò seguire, perché ho il mio filo che è un ponte tra passato e presente e non posso più perdermi…“.

Questa tecnica psicoterapeutica ha permesso a questa paziente di essere consapevole delle proprie emozioni accettando il passato e riuscendo a vedere un futuro possibile.

Il terapeuta ha accompagnato la paziente nell’ accedere all’esperienze passate che erano alla base del disturbo. In seguito hanno analizzato insieme le situazioni che nel presente causavano sofferenza e hanno incorporato nelle reti mnesiche nuove risorse e apprendimenti che le permetteranno di funzionare bene nel futuro.

La paziente è riuscita ad ottenere un vero e proprio cambiamento ad ampio raggio che influenzerà positivamente tutti gli ambiti della sua vita.

 

Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle

In primo piano

Benvenuto nel mio sito,
mi chiamo Cristina Lenci sono una psicologa-psicoterapeuta.
Naviga liberamente nel mio sito cercando spunti di riflessione.
Il filo conduttore del sito è il vivere elasticamente.

L’uomo è un essere resiliente in grado di utilizzare le sue potenzialità per ottenere una reazione positiva di fronte alle difficoltà, alle miserie, alle malattie e alle oppressioni subite.

La mente umana è elastica.
Per elasticità si intende: la proprietà di un corpo di riassumere la forma iniziale una volta cessata la forza che lo deforma.
Allo stesso modo la mente è in grado di trovare la via per ritornare ad un nuovo stato di equilibrio, dopo aver compreso e superato il momento di crisi.

Se mi vuoi contattare puoi:

Ricevo su appuntamento a Milano (zona Lima) e in provincia Sud Milano (San Giuliano Milanese).